Il Prete Refrattario

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Questo libro è tratto da una storia realmente accaduta tra Bologna e Ferrara all’epoca dell’invasione dell’Italia da parte dei francesi, e l’autore si è basato sui documenti originali. Don Pietro Maria Zanarini, prete “Refrattario” alle idee rivoluzionarie, abbatte, uno dopo l’altro, due Alberi della Libertà che alcuni giacobini hanno piantato sul sagrato della sua chiesa per sfidarlo. In tempi normali non sarebbe accaduto nulla di grave, ma sono i tempi dell’ideologia rivoluzionaria, che non ammette dissensi. Chi non si allinea ai dettami degli invasori viene dichiarato antirepubblicano, un sovversivo che è dalla parte dell’aristocrazia. Non è un cittadino degno della Repubblica democratica, che, ironia della sorte, si basa su “LIBERTÈ, EGALITÈ, FRATERNITÈ”. Dev’essere quindi perseguito. arrestato, processato e condannato. Don Pietro Zanarini è reo confesso e viene condannato a morte dalla Commissione Criminale Militare di Alta Polizia dei Dipartimenti del Basso Po, Alta Padusa e Reno, che ha sede a Ferrara nel castello Estense. Le sentenze di questo Tribunale sono inappellabili, egli dev’essere fucilato immediatamente. È il pomeriggio del 28 luglio 1798, don Zanarini muore da martire della Fede fra la costernazione del popolo in lacrime e sotto un violento temporale, quasi fosse un segno divino.

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